Cronaca
19 Febbraio 2014
E' accusato di aver sequestrato le ragazze nel suo appartamento per poi violentarle con un gruppo di amici

Arrestato stupratore seriale di lucciole

di Ruggero Veronese | 4 min

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admin-ajax (10)La voce si era sparsa tra le prostitute del “giro” di Ferrara: un giovane aveva cominciato ad abbordare le ragazze più giovani per poi violentarle a casa sua, da solo o assieme a un gruppo di amici. Ma nessuna delle lucciole avrebbe mai avuto il coraggio di denunciare i fatti, preoccupate per le possibili ritorsioni e, in ogni caso, spesso restie a farsi coinvolgere in indagini e operazioni di polizia. È stato solo grazie a un controllo di routine della squadra mobile che la terribile storia di violenza, minacce e sequestri di persona è venuta definitivamente a galla: quando gli agenti in pattuglia hanno convinto una delle vittime di Hamba Chawki a raccontare la sua drammatica esperienza dando così definitivamente il via all’indagine.

E la storia riferita dalla ragazza andava ben oltre le peggiori aspettative degli agenti. Il trentenne tunisino Hamba Chawki aveva cominciato le sue scorribande notturne nell’autunno scorso. Dopo essersi ubriacato si metteva in sella a un motorino blu, andava a importunare le prostitute della zona di via Bologna, di origine prevalentemente rumena, e le portava a casa sua, in via Aguiari, come un normale cliente. Nonostante il suo approccio amichevole, una volta chiusa la porta dell’appartamento alla sue spalle – secondo la versione riportata dagli inquirenti – l’uomo mostrava la sua vera natura: sequestrava borsa e telefonino alle ragazze, in modo che non potessero contattare l’esterno, e poi dava il via ai suoi festini, chiamando anche tre amici per abusare di loro e minacciandole pure con un cane rotweiler.

La difficoltà maggiore nel ricostruire la storia sta nella reticenza delle fonti: la squadra mobile ha indagato su due diversi episodi, ma gli inquirenti si dicono “quasi certi” di almeno un terzo caso e ipotizzano una serie più ampia di delitti. Il primo caso confermato risale al 18 settembre, quando Chawki porta una prostituta nel suo appartamento e dopo averle offerto della cocaina, che la ragazza rifiuta, la minaccia con un coltello e la violenta. La lucciola cerca di scappare, ma ogni uscita è bloccata e l’uomo le ha sequestrato borsa e telefono. Nel frattempo il 31enne fa una telefonata e la avverte che presto subirà lo stesso trattamento anche da un gruppo di amici. Per rendersi conto del terrore e della disperazione della lucciola basta osservare la sua rocambolesca fuga: la ragazza aspetta che l’uomo sia in bagno per aprire una finestra e lanciarsi in strada dal primo piano dell’edificio. È notte fonda e addosso porta soltanto una maglietta sulla parte superiore del corpo. Fortunatamente, prima che Chawki la possa raggiungere e trascinare nuovamente nell’appartamento, la ragazza riesce a farsi soccorrere e accompagnare a casa da un automobilista di passaggio, chiedendogli di non contattare né l’ambulanze né le forze dell’ordine. Il giorno successivo ritroverà la sua borsetta per terra, a pochi metri dal punto dove era stata abbordata da Chawki.

ImmagineAncora più cruento il secondo episodio, avvenuto circa un mese dopo. Stessa dinamica fino all’ingresso nell’abitazione, dove però sono già presenti i tre amici del presunto stupratore, assieme a un cane rotweiler che viene costantemente aizzato contro la ragazza terrorizzata. Questa volta però Chawki non lascia alla sua vittima alcuna possibilità di fuga: la prostituta viene drogata e stuprata a turno per tutta la notte dai quattro nordafricani, che la lasceranno andare via solo alle 16 del giorno successivo. Ma grazie alla prima testimonianza gli agenti sono già sulle tracce dello stupratore, e il nuovo episodio sarà quello decisivo per l’arresto.

L’uomo viene infatti interrogato nei primi giorni di novembre in procura, dove conferma di aver avuto un rapporto con la prima ragazza ma esclude totalmente qualunque violenza. Il suo atteggiamento verso i poliziotti è remissivo e sottomesso, in apparenza molto distante da quello del “mostro” descritto dalle prostitute. Ma è con la seconda denuncia che gli indizi a carico dell’uomo si fanno schiaccianti. La squadra mobile convoca le due ragazze per l’incidente probatorio decisivo, ma solo la seconda si presenterà in tribunale. Sarà comunque sufficiente: il gip Piera Tassoni convalida la custodia cautelare in carcere per Chawki, già con precedenti per episodi di droga e che rischia pene superiori a 10 anni per l’accusa di violenza sessuale individuale e di gruppo e sequestro di persona. Ancora da identificare i tre amici.

“Si tratta di accuse abbastanza inverosimili”, afferma il legale di Chawki, l’avvocato Gianluca Filippone. “Purtroppo è molto più complicato effettuare verifiche se il mio assistito si trova in carcere, ma stiamo comunque effettuando un’indagine difensiva. Chawki ha confermato di aver frequentato le due ragazze, ma ha negato qualunque violenza. In uno dei casi ha confermato di essere stato un cliente della prostituta, ma che al momento del pagamento non aveva più soldi, visto che li aveva spesi tutti per divertirsi con lei durante la serata. Purtroppo quando ci sono solo le dichiarazioni di una parte è difficile dimostrare la propria versione”.

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